Breakfast Club, il remake non deve essere fatto: l’attrice è irremovibile

“Breakfast Club” è un film cult del 1985, 40 anni dopo c’è aria di remake ma una delle attrici della pellicole non vuole nemmeno sentirne parlare

Breakfast Club (The Breakfast Club) è un film cult di metà anni ’80, una pellicola ancora amatissima ai giorni nostri, scelta perfino nel 2016 per essere conservata nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

I cinque attori di Breakfast Club in una scena del film
Breakfast Club, il remake non deve essere fatto, l’attrice è irremovibile (foto screen YouTube) – Cinema.it

Uno spaccato della società dell’epoca, vista con gli occhi di cinque ragazzi messi in punizione un sabato pomeriggio, segregati in una biblioteca. Il gruppetto, inizialmente e comprensibilmente per nulla ben disposto, con il passare del tempo inizia ad aprirsi e a confrontarsi sui problemi che stanno affrontando.

Ognuno di loro ha una condizione familiare diversa e questo genera dibattiti di ogni tipo. I ragazzi durante la loro ‘segregazione’, parlano, ballano, fumano e poi si siedono in cerchio (una scena per altro improvvisata) e parlano del motivo per cui sono stati messi in punizione.

Nel cast: Judd Nelson, Emilio Estevez, Anthony Michael Hall, Molly Ringwald e Ally Sheedy. Il film è del regista John Hughes, mancato nel 2009. Anche la sceneggiatura è sua e la scrisse in soli due giorni, il 4 e 5 luglio 1982.

The Breakfast Club, l’attrice Molly Ringwald non vuole il remake.

Molly Ringwald che nel film interpreta Claire, un’adolescente usata dai genitori per raggiungere i loro scopi, ha voluto dire la sua sull’eventuale remake di “The Breakfast Club”. Lo ha fatto durante un evento intitolato “Don’t You Forget About Me: The Breakfast Club 40th Anniversary Reunion”, alla convention di cultura pop C2E2 di Chicago, sabato 12 aprile.

L’attrice naturalmente riconosce l’enorme successo che ha avuto la pellicola sul pubblico, una fama che per altro continua ancora ad avere, un testimone che viene passato di generazione in generazione. La stessa Ringwald racconta di aver mostrato il film alla figlia di dieci anni, dopo lunga insistenza della ragazzina, poiché la madre non riteneva ancora avesse l’età giusta.

Molly Ringwald
Molly Ringawald contraria al remake di Breakfast Club (foto screen YouTube) – Cinema.it

In ogni modo, secondo l’attrice, il film non è abbastanza ‘vario’ per poter reggere il peso di un remake ambientato ai giorni nostri, ha spiegato: “Personalmente non credo nel rifare quel film, perché penso che sia molto adatto alla sua epoca”. L’attrice ha proseguito spiegando che nel film: “Non si vedono molte etnie diverse. Non parliamo di genere. Niente di tutto ciò. E sento che questo non rappresenta davvero il nostro mondo di oggi”.

In un’intervista rilasciata al quotidiano britannico The Times nel 2024, la Ringwald ha dichiarato di aver notato alcuni elementi del film che “non sono invecchiati bene” nel rivederlo recentemente.

“Ci sono molte cose che adoro del film, ma ci sono elementi che non sono invecchiati bene, come il personaggio di Nelson, John Bender, che sostanzialmente molesta sessualmente il mio personaggio”. Una scena che sempre secondo quanto dichiarato dall’attrice l’avrebbe imbarazzata, soprattutto quando ha visionato la pellicola con la figlia.

La Ringwald ha comunque precisato al The New Yorker, che la figlia non ha nemmeno notato quel dettaglio poiché i bambini tendono a filtrare tutto quello che non capiscono.

Al contrario il collega Anthony Michael Hall non è assolutamente contrario ad un eventuale remake del film, nel corso di un’intervista con Inverse ha dichiarato: “Penso che sia davvero interessante perché il film ha un forte messaggio contro il bullismo, che è diventato chiaro per me nel corso di questi decenni, e penso che sia un messaggio potente”.

Due opinioni completamente diverse insomma, in effetti è necessario specificare che i discorsi tra i giovani in punizione toccavano diverse tematiche, alcune ancora e sempre attuali. In linea di massima poi, come sempre, sarebbe meglio lasciare i film cult nel loro archivio con i nostri bei ricordi ed evitare di lanciarsi in pericolosissimi remake.

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